Il Rap carcerario

Per soddisfare la tanta voglia di rap che c’è nelle carceri italiane, quest’anno l’abbiamo inserito nella sezione C del concorso letterario Scrittori Dentro. C’è stata una lunga discussione con alcuni rapper circa la fattibilità di un testo senza base e, alla fine, abbiamo deciso di sposare il parere di chi sostiene che il rap parte proprio dal testo, per cui un concorso di solo testo centra bene il genere.

Stanno arrivando testi interessanti che ci confermano che, effettivamente, il fermento dietro le sbarre può trovare uno sfogo anche in questo genere musicale che, all’occorrenza, diventa un genere letterario. Non chiediamo testi angelici, ma non possiamo accettare parole lesive di diritti di terzi, apologia e incitazione alla violenza.

Non è stato così facile trovare un rapper che si presti a fare da giurato (solo per il rap) nella giuria capitanata da Lella Costa, abbiamo scritto a qualche “nome” senza ricevere risposta. Forse abbiamo contattato quelli sbagliati, ma alla fine, uno che crede nel recupero sociale attraverso il rap, l’abbiamo trovato: Koltre.

https://www.youtube.com/watch?v=3UBxL81XQBc

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